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Maturità: il colloquio finale

Eccoci all’appuntamento settimanale con obiettivo maturità. Continuiamo a parlare di esami di stato e, dopo aver descritto come si articolano le prove scritte, oggi parliamo della prova orale. Il colloquio finale è spesso un tormento, si tratta di una vera e propria interrogazione su tante discipline diverse e l’idea di trovarsi dinanzi ad un’intera commissione che “giudica” e valuta ogni nostra affermazione, può incutere senz’altro un certo timore.
Vediamo quindi come funziona nello specifico.

Il colloquio ha inizio con la discussione di un percorso tematico o di un’esperienza di ricerca che può essere presentata anche in forma multimediale, il candidato sceglie l’argomento, una tematica da sviluppare in tutte le discipline. La commissione può decidere di iniziare l’esame orale partendo da un testo o un progetto che verrà discusso dallo studente; durante il colloquio sarà importante dimostrare di conoscere bene le varie discipline e sarà considerata la capacità di mettere in collegamento le diverse materie tra loro, così come sarà valutata la proprietà di linguaggio e la capacità di argomentare al meglio l’esposizione. Le diverse discipline dovranno far riferimento ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso. Inoltre durante il colloquio sarà possibile discutere o commentare gli elaborati delle varie prove scritte, per chiarire eventuali passaggi o aggiungere considerazioni che saranno la base da cui partire per l’esame orale.

studenti

Così come avviene per le prove scritte d’esame, durante l’anno i docenti vi supporteranno nella preparazione adeguata al colloquio, proponendo dei percorsi tematici da realizzare e dando il loro contributo nella realizzazione delle tesine da presentare in sede di esame finale. Tuttavia, quando si deve affrontare una prova orale, la componente emotiva è fondamentale, l’emozione può giocare brutti scherzi e creare dei veri e propri vuoti di memoria nonostante si abbia studiato per giorni ed ore il percorso da portare. Dunque qualche consiglio per non perdere la bussola.

 

  1. Prima regola fondamentale da tenere a mente: esercitarsi durante l’anno nell’esposizione orale, magari chiedete una mano ai compagni di classe, l’esercizio è molto rilevante per non andare nel panico; ripetere ad alta voce i concetti chiave è di aiuto, così come è importante organizzare mentalmente i contenuti seguendo un filo logico che colleghi i vari argomenti. Si sconsiglia sempre di imparare i concetti a memoria, in tal caso basterebbe una piccola dimenticanza a far crollare ogni certezza.
  2. Sul piano pratico inoltre è molto importante realizzare una tesina ben fatta, che abbia contenuti ben collegati per periodo storico o tematica scelta. Partirete avvantaggiati se vi orienterete verso argomenti che vi hanno colpito o che comunque avete ben assimilato: studiateli bene. Ricordate che durante il colloquio la tesina è il punto di partenza per l’esposizione, i professori potrebbero decidere di fare qualche domanda su argomenti vicini a quelli trattati, quindi non va del tutto trascurato il resto del programma didattico.
  3. Se la scuola è dotata di supporti informatici, e se è previsto dalla commissione, potreste decidere di realizzare una tesina multimediale, utilizzando ad esempio una presentazione in formato powerpoint; ricordate però di curare il contenuto, non solo la forma. Gli effetti speciali, da soli, non pagano!
  4. Durante l’esposizione orale, come dicevamo, potrebbero farvi domande sulle prove scritte, quindi fate mente locale su quanto avete scritto.  Le soluzioni ed i temi svolti nelle prime due prove scritte vengono pubblicate nei giorni successivi; potreste, ad esempio, verificare la vostra versione di latino con quella ufficiale e capire, nel caso in cui vi siano delle lacune, se i commissari potranno chiedervi di colmarle in sede di esame orale.

Ultimo consiglio, non scoraggiarsi, mai perdere la fiducia in se stessi; può capitare di non essere stati brillanti durante l’anno, ma con una buona dose di concentrazione e di ottimismo, l’esame finale potrebbe rappresentare un buon riscatto, la giusta occasione per esporre argomenti su cui si è molto preparati. Come ci insegna il protagonista di un noto film che ha lasciato tutti senza parole!

 

 

 

 

Commenti (1)

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