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MEP: un modello di Parlamento Europeo per i giovani

Immaginate di trovarvi davanti a un centinaio di ragazzi di età media tra i 16 e i 20 anni, tutti in completo scuro o tailleur, cartellina d’ordinanza e un’aria emozionata ma concentrata. Questo giovane esercito non si presenta a un casting di un reality o a una selezione per vallette ma vive l’emozione di simulare il lavoro dei deputati europei nelle commissioni europee. Infatti, questi giovani, a Napoli per alcuni giorni, sono delegati e presidenti di commissione che simulano le attività del Parlamento Europeo nell’ambito delle attività dell’Associazione MEP (Model European Parliament), che si è costituita  nel settembre 1996 a Modena ed è collegata alla Foundation Model European Parliament.

L’Associazione M.E.P. è costituita da insegnanti, studenti universitari e delle Scuole Medie Superiori che prestano volontariamente la propria opera, e da coloro che desiderano promuovere una dimensione europea nell’educazione attraverso una esperienza concreta di studio e confronto. Ogni anno dieci studenti per ogni scuola partecipante si incontrano in una seduta nazionale per dibattere sulle tematiche dopo una seria preparazione e documentazione avvenuta nei mesi precedenti presso le loro scuole. Si confrontano in attività di Commissione ed Assemblea Plenaria utilizzando le regole e le procedure del Parlamento Europeo, e vivendo un’esperienza di costruttiva collaborazione. La sessione plenaria 2013 si tiene a Napoli fino al 9 novembre ed è durante questa sessione che abbiamo intervistato alcuni partecipanti, che ci hanno raccontato della loro esperienza a MEP.

D. Prima di tutto…presentatevi!

Siamo quattro ragazzi provenienti da varie parti d’Italia e siamo a Napoli per la seduta nazionale MEP in veste di CER, ovvero di Presidenti di Commissione, ruolo che si ricopre quando, terminate le scuole secondarie, si è acquisita un pò di esperienza sulle dinamiche relative alle pratiche comunitarie.

D. Cos’è il MEP?

E’ la simulazione del Parlamento Europeo: prendendo a modello il Parlamento “vero” ci si riunisce in commissioni tematiche per discutere delle proposte di legge. E’ un modo per sentirsi coinvolti nella cittadinanza europea e per interessarci delle politiche comunitarie. Al termine di questi lavori viene prodotto un documento che viene inviato al Parlamento Europeo come suggerimento per le linee di azione europee.

D. Come si entra a far parte del MEP?

Attraverso le scuole secondarie che aderiscono all’Associazione e che sono presenti in Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Lazio, Campania e Vento. Il percorso interno per gli studenti prevede un accesso come delegati, prosegue come Presidenti di Commissione ed eventualmente come  parte dello staff.

D. Perchè siete riuniti tutti a Napoli in questi giorni?

Per la seduta nazionale che inizia con una presentazione e continua con la conoscenza delle diverse delegazioni locali che socializzano prima di lavorare nelle diverse commissioni.

D. Perchè uno studente dovrebbe partecipare al MEP?

Per essere parte attiva della democrazia nazionale ed internazionale, per conoscere nuove culture, viaggiare e formare la propria personalità, per esempio anche chiarendo la propria scelta del percorso universitario. E poi perchè è bello consocere tanti ragazzi della propria età, vestendosi bene e provando a costruire qualcosa insieme!

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