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Step 7 – Crediti formativi e settori disciplinari: cosa sono e a cosa servono

Durante le giornate di orientamento che stiamo affrontando in questi giorni, in alcune scuole superiori, abbiamo avuto modo di confrontarci con voi studenti. Numerose e differenti sono le domande che ci ponete, il che mostra chiaramente come vi siano ancora legittimi dubbi che avete necessità di chiarire. Con il post di oggi proveremo a darvi alcune risposte relativamente all’utilità dei crediti formativi universitari.

Vi siete iscritti all’università e vi è stato consigliato (giustamente) di collegarvi al sito web del vostro corso di laurea per accedere al piano di studio, ovvero l’elenco degli esami che dovrete sostenere nei prossimi tre anni. Perché? Perché per laurearvi dovete superare gli esami :)

Gli esami possono essere di tre tipi: solo orale, solo scritto, scritto e orale.

  • Nel primo caso, vi siederete dinanzi al vostro docente e dovrete rispondere alle domande che vi porrà. Saranno, ovviamente, domande relative ai libri di testo previsti per l’esame e – nel caso in cui abbiate frequetato il corso – su quanto affrontato a lezione.
  • Nel secondo caso, il docente potrebbe somministrarvi un test a risposta multipla (formato “quiz della patente”, per intenderci) oppure domande a risposta aperta: entro un massimo di righe (solitamente tra le dieci e le venti) dovrete argomentare la vostra risposta.
  • Nel terzo caso, l’accesso all’esame orale potrebbe essere condizionato al superamento della prova scritta. Se non superate questa potreste non accedere affatto all’esame orale oppure accedervi con parte della votazione finale già conseguita. Facciamo un esempio: rispondete correttamente al compito scritto e otterrete il voto di 30. Accedete all’esame orale e, rispondendo alle domande, raggiungete il voto di 24. Il vostro voto finale potrebbe essere la media dei due voti: (30+24)/2 = 27 .

Le commissioni d’esame, in origine, erano composte da tre membri.

Ma come funziona “il voto”? Partiamo da un piccolo cenno storico che regola la votazione universitaria. Per Legge a valutare il vostro esame dovrebbero esserci tre docenti, ognuno dei quali ha un ventaglio di “voto” da assegnarvi che va da 6 a 10. Quindi potreste ottenere, con la somma delle tre valutazioni, da un minimo di 18 ad un massimo di 30. Ovviamente potreste anche essere “bocciati” o ottenere una votazione di eccellenza, data dall’indicazione della lode (il famoso 30 e lode).
Sostenendo gli esami, oggi, capirete subito che non ci saranno tre docenti a interrogarvi, ma solo uno. A lui, quindi, spetterà dare il voto finale, dal 18 al 30.

Come potrete vedere dal vostro piano di studio, però, ad ogni esame corrisponde un particolare numero di Crediti (CFU) e una particolare area disciplinare (SSD, Settore Scientifico Disciplinare). Vediamo in dettaglio a cosa fanno riferimento.

I CFU, come spiegato anche nel lessico di YouLaurea, è

una unità di misura per stimare l’impegno necessario per realizzare gli obiettivi formativi previsti, vale a dire l’acquisizione del repertorio di competenze e gli apprendimenti che si richiedono per completare quel percorso formativo

Prendiamo ad esempio il piano di studio del Corso di Laurea in Storia dell’Università di Bologna. Ad un certo punto del vostro percorso dovrete sostenere l’esame di Archivistica che è associato a 6 CFU e al SSD M-STO/08.
Ogni credito formativo corrisponde al carico di studio in aula e a casa necessario per sostenere quell’esame. Ogni singolo CFU corrisponde a 25 ore di studio: un esame di 6 crediti richiederebbe, quindi, 150 ore di studio. È importante ricordare che l’acquisizione dei CFU è indipendente dal voto d’esame. Quando sosterrete l’esame, infatti, che prendiate 18 o prendiate 30 avrete comunque 6 crediti.
Il settore disciplinare, invece, vi indica a quale “area scientifica” appartiene quel particolare esame. Nel caso di Archivistica il codice M-STO indica le discipline “storiche”; il numero 08 è la sottoclasse, ovvero “Archivistica, bibliografia e biblioteconomia”. Gli SSD sono quindi dei raggrupamenti di discipline: i vostri professori (ricercatori e docenti universitari), in base ai loro studi e alla loro abilitazione, sono autorizzati ad insegnare la propria disciplina in quel particolare settore.

A cosa servono i crediti formativi e i settori disciplinari

Al termine del vostro percorso di studio, per conseguire la laurea di primo livello dovete aver raggiunto 180 CFU (sono 120 per la laurea magistrale; 300 per le lauree a ciclo unico). Sono crediti relativi a differenti settori disciplinari ma non a tutti quelli esistenti. Per esempio, sempre nel corso di laurea in Storia, dovrete sostenere esami anche nei Settori di Geografia, Filosofia, Letteratura e, ovviamente, Storia. La copertura di queste aree consentirà di rendere il vostro titolo di studio equipollente (ovvero riconosciuto) con quelli conseguiti nelle altre università italiane ed europee. Vi consentirà, inoltre, di verificare la possibilità di accedere a particolari corsi di laurea magistrali, master o corsi di specializzazione, successivi alla laurea triennale e che richiedono di aver sostenuto esami in alcuni settori disciplinari particolari. Vi saranno utili anche se deciderete, per vari motivi, di voler cambiare corso di laurea ed iscrivervi altrove. Ad esempio, decidete di passare dal corso di laurea in Storia al corso di laurea in Lettere. Le segreterie, di concerto con le commissioni del nuovo corso di laurea, valuteranno la vostra carriera pregressa e decideranno se potete fare il cambio tranquillamente o se dovrete sostenere degli esami integrativi.
Solitamente non dovrete preoccuparvi di scegliere gli esami in base ai settori disciplinari, poiché sarà la vostra Università ad aver pianificato il vostro percorso di studi affinché non abbiate problemi al conseguimento della laurea.

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