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Scuola, didattica e nuove tecnologie: intervista ad Emanuela Zibordi

Abbiamo conosciuto Emanuela Zibordi grazie ad un suo interessante post sul blog EmanuelaZibordi.it, una puntuale e sintetica descrizione di uno dei trend più innovativi nel panorama delle nuove tecnologie e dell’apprendimento, i MOOCs. Emanuela è docente di scienze motorie, negli anni si è dedicata ad approfondire temi come l’e-learning e la didattica online, ed oggi è diventata formatrice per Indire su tematiche inerenti la scuola digitale e l’insegnamento. Grande appassionata di editoria online ha pubblicato il volume Testi Scolastici 2.0, una guida utile per tutti i docenti interessati a lavorare con la Rete e i nuovi strumenti resi disponibili dal web.

In questa intervista Emanuela ci racconta il suo percorso formativo, le scelte universitarie, la sua esperienza nell’insegnamento e l’interesse per le tecnologie applicabili alla didattica. Dopo il diploma all’ISEF di Bologna ha completato il percorso con la Laurea in Scienze Motorie, ha seguito nel tempo molti corsi online e un Master sull’e-learning, ed oggi continua a scrivere con passione di apprendimento e nuove tecnologie con uno sguardo sempre attento al futuro. Come leggiamo dal suo blog “mi do da fare studiando, scrivendo, leggendo, chiacchierando, insegnando, attività che non mi stancano mai. Quando voglio prendermi una pausa dal mondo, leggo un libro.”

Emanuela come nasce l’interesse e la voglia di approfondire tematiche inerenti l’apprendimento e le nuove tecnologie?

L’interesse nasce tantissimi anni fa, da molto piccola ho sempre avuto una passione per le tecnologie e l’informatica.

Ci racconti come hai scelto il tuo percorso di studi e perseguito la strada dell’insegnamento?

Sono perito chimico e dopo le scuole superiori avrei voluto continuare con Chimica Industriale, ho fatto il test di ammisine all’Isef per caso, accompagnando un’amica e mi hanno presa!

In un momento di costante evoluzione delle modalità di apprendimento e di circolazione dei contenuti scientifici quale potrebbe essere il percorso formativo auspicabile per un giovane?

È indispensabile oggi portare a termine un percorso formale, cercare di acquisire un titolo di studio valido, un titolo di studio è qualcosa che nessuno può portarci via, se possibile quindi è importante iscriversi all’università. Attualmente è auspicabile anche dare un’occhiata a quello che succede sul Web ad integrazione dei corsi in presenza si ottengono informazioni che vanno a completare la propria formazione. Bisogna lavorare sull’acquisizione delle competenze, come ad esempio una buona conoscenza di una lingua straniera e delle nuove tecnologie che sono indispensabili. Durante tutto il percorso formativo è importante avere una buona dose di motivazione.

Le nuove generazioni hanno un rapporto quotidiano con le tecnologie che comporta un cambiamento nel modo di acquisire informazioni, di relazionarsi con il mondo e di apprendere, pensi che la scuola stia intercettando questo cambiamento? e come?

Credo che la scuola lo stia facendo, ci sono molti corsi di aggiornamento per insegnanti, si stanno acquistando nuovi dispositivi per la didattica. Siamo tuttavia in un momento di cambiamento e dunque coesitono posizioni più o meno favorevoli all’utilizzo di nuove tecnologie nella didattico in aula.

Quali sono oggi le difficoltà maggiori che gli studenti manifestano nell’apprendimento e nell’approfondimento dei contenuti?

Credo che qualche volta la scuola annoi perchè è strutturata in modo da coinvolgere poco gli studenti nella creazione della propria conoscenza, si percpisce come un sacrificio senza molta passione ed interesse.

In America lo scenario dell’apprendimento online è più ricco rispetto al nostro, da iTunesU ai Mooc, sembra che le università e le scuole americane investano molto nell’uso didattico del web, come pensi che possa cambiare lo scenario culturale nel nostro Paese?

Negli Stati uniti hanno utilizzato in termini massicci l’ooferta di contenuti didattici online, io sono una frequentatrice di Moocs e mi piace molto studiare in questo modo. Auspicherei che in Italia si inizia ad utilizare questa modalità soprattutto per il Life Long Learning.

Credere nella rete come accesso libero alla conoscenza, per creare una cultura dell’apprendimento condiviso attraverso il web è il motore che muove progetti come il nostro, cosa ne pensi?

Mettere a disposizione contenuti online specialmente da parte di una università, è importante e permette a chiunque di avvicinarsi ad una conoscenza accreditata. Tutto ciò che si impara nella vita è molto utile. Ad esempio, il portale Federica è molto ricco, le lezioni sono molto chiare e comprensibili anche per chi frequenta dei corsi di laurea non strettamente inerenti l’argomento. Credo che sia utile per tutti fare uso di questi strumenti. Vi invito a continuare. Credo sia importante.

 

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